Esiste una condizione della vista strana e rara. Si chiama Blindsight (Vista Cieca). E’ quando la parte del cervello responsabile della decodifica dei segnali visivi si danneggia e non riesce più a processare le informazioni che l’occhio continua a inviare. E’ una malattia che ti rende cieco. Almeno in apparenza.

Perché in realtà una piccolissima parte delle persone mantiene una capacità visiva inconscia, la cosiddetta Blindsight (vista cieca). Ad esempio si possono seguire oggetti in movimento, sebbene in modo completamente inconscio. Lo si fa senza sapere che lo si sta facendo, né si ricorda di averlo fatto.

In pratica, la Blindsight è una sorta di vista “incosciente”, che ci fa agire senza renderci conto di ciò che stiamo facendo. A me questo ricorda ciò che accade con i pregiudizi.

I pregiudizi agiscono spesso a un livello inconscio, senza che noi ne prendiamo coscienza, rendendoci meno liberi di prendere scelte che siano davvero ‘nostre’ e più condizionati dai costrutti sociali.

I lavori che presento in queste sezione hanno tutti in comune una riflessione sul pregiudizio e sulle sue conseguenze. Partendo dallo studio delle neuroscienze comportamentali, utilizzo la forma artistica come modo di comunicare emozionalmente le mie riflessioni sul pregiudizio.

There is an unusual and very rare condition that may affect the sight. It’s called Blindsight. It occurs when the part of the brain responsible for decoding visual signals is damaged and can no longer able to process information the eyes continues to send. It’s a disease that makes you blind. At least apparently.

Since actually, a very small portion of people retain an unconscious visual ability, the so-called Blindsight. For example, they can track moving objects, albeit completely unconsciously. This is done without knowing that it is being done, nor remembering having done it.

Blindsight, therefore, is a kind of “unconscious” sight that makes us act without realizing what we are doing. This reminds me of what happens with prejudices.

Prejudices often act at an unconscious level, without us being aware of them, making us less free to make choices that are truly ‘ours’ and more conditioned by social constructs.

The artworks I present in this section all share a reflection on prejudice and its consequences. Drawing from the study of behavioral neuroscience, I use artistic form as a means to emotionally communicate my reflections on prejudice.